Servizi Sociali
funzione originaria:
centro culturale, biblioteca, infermeria, centro colonie
funzione attuale:
uffici, centro sanitario, bar ristorante
L'edificio, caratterizzato dal grande portico, aperto e contrapposto alle Officine Olivetti, è stato progettato dagli architetti Luigi Figni e Gino Pollini per ospitare le strutture destinate ai Servizi Sociali, e in particolare: una biblioteca, i servizi di assistenza sociale, un'infermeria e l'ufficio del personale.
Dei quattro corpi inizialmente previsti, sono stati realizzati solo i due centrali, costituiti da tre piani fuori terra ed uniti da scale sia al piano terra che sui terrazzi. Così come per il raccordo tra il primo e secondo ampliamento delle Officine, i progettisti ricorrono ad una sfalsatura dei piani e una variazione degli allineamenti tra i due corpi per assecondare la leggera curvatura di via Jervis.
Il progetto della fascia dei Servizi Sociali, che prevalse in un concorso ad invito su soluzioni di Nizzoli/Oliveri, Quaroni/Gorio e su una proposta alternativa degli stessi Figini/Pollini, segue un reticolo a base esagonale, visibile in tutti gli elementi costruttivi: scale, disposizione delle travi, pilastri interni ed esterni. Questi ultimi, a sezione esagonale, sono di sienite della Balma bianca, mentre il resto della struttura è di cemento armato.